distributori giapponesi
di Michael I. Colwill, Kanteker's Craft. Michael ha vissuto in Giappone per un po' ed è rimasto affascinato dalla cultura e dalla tecnologia del Sol Levante
In Giappone i distributori automatici sono comuni tanto quanto i templi, le biciclette e i karaoke. Non è insolito vedere decine di macchinette allineate nella stessa via che possono vendere cose come bibite fredde o calde, fiori o riso.
Non si vede mai nessuno di questi distributori guasto o colpito da vandali.
Da dati dell'Associazione dei Fabbricanti di Distributori Automatici, in Giappone c'è un distibutore ogni ventitre persone.
Un distributore di CocaCola cammina nei pressi della stazione di Shibuya, a Tokyo:
Tracy Jones, nel suo articolo "Jidoohanbaiki - Japanese Vending Machines" la nascita dell'interesse per le jidoohanbaiki è iniziata con le Olimpiadi di Tokyo del 1964 in cui c'era la necessità di fornire molti e differenti beni ad un numero elevato di persone, tenendo conto della carenza di personale e di spazi.
Sul sito dell'Università della California di Los Angeles, Dipartimento Asiatico, "Two Minute Japan" si può vedere il primo distributore giapponese ufficiale, una macchinetta in legno, costruita nel 1904, che distribuiva francobolli e cartoline:
Di seguito, una raccolta di distributori automatici sparsi sul territorio giapponese:
Il colore sulla banda che contrassegna la bibita indica se si tratta di bibita fredda (blu) o calda (rosso). E' uno standard per tutte le macchinette!
Negli uffici di Google:
Molti distributori hanno accanto contenitori per il riciclaggio. In alcuni casi tali contenitori fanno parte del distributore stesso.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, in Giappone il 51% dei maschi adulti fuma (che è comunque meno di quanto fosse negli anni 80). Fumare, per le donne, è ancora considerato sconveniente. La percentuale è "solo" del 10%.
In Giappone ci sono 500mila distributori di sigarette. Sebbene sia vietato fumare per i ragazzi sotto i 20 anni, una statistica dei primi anni '90 indicava che il 44% dei giovani fuma. Un modesto metodo di prevenzione è lo spegnimento dei distributori nelle ore notturne.
Il Giappone ha una legislatura anti-fumo tra le meno severe al mondo. Ci sono pochissime aree per non-fumatori.
Distributore di riso. Ogni sacco pesa dieci chilogrammi!
Distributore di fiori. Sembra che gli impiegati giapponesi si attardino parecchio al lavoro e poi si fermino al bar con i colleghi. Quando e se riescono a tornare a casa hanno la possibilità di "addolcire" la moglie:
Distributore di riviste erotiche:
Distributore di intimo:
Distributore di alcoolici. Come per le sigarette, anche l'alcool è proibito fino ai 20 anni. Come per le sigarette i distributori stanno chiusi dalle 23 alle 6.
Talvolta visitatori stranieri si chiedono perché distributori di alcoolici siano immediatamente all'esterno di un negozio di liquori. Forse c'è un vantaggio. Fatto sta che nelle ore notturne sono chiusi entrambi.
Distributore di batterie:
Distributore di kerosene. Talvolta, nelle ore serali invernali, passano auto con l'altoparlante avvisando si spegnere le stufe a kerosene.
Distributore di carta igienica:
Distributore di ombrelli:
Distributore di uova:
link: uno
due, tre, quattro e, su Flickr, cinque, sei
3 commenti:
confesso che i distributori automatici esercitano un certo fascino su di me... mmm.. ma forse sti nipponici hanno esagerato un cicinino
a me farebbe comodo sotto casa quello di uova...
Esiste, si chiama "gallina"
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